Stintino , Mario Segni Stintinese doc anno 2014 Centro Studi sulla Civiltà del Mare anno 2014

Il 6 settembre 214e la consegna del riconoscimento. “Incontri stintinesi” ,  con il ricordo di Gabriella Mondardini Morelli e la presentazione del nuovo libro di Ninni Ravazza , quindi spazio alle tesi di laurea di due giovani neo laureati stintinesi

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Il professor Mario Segni

Stintino. Si è aperta nel ricordo della studiosa Gabriella Mondardini Morelli l’edizione 2014 degli “Incontri stintinesi”, in pril 6 settembre  2014 nella sala consiliare del Comune di Stintino. Quest’anno l’appuntamento, organizzato dal Centro studi sulla civiltà del mare e dal Comune di Stintino con il patrocinio dell’Ateneo turritano, ha  conferito  il riconoscimento di “Stintinese doc” all’onorevole Mario Segni. Protagonisti anche i libri e la ricerca, con la presentazioni di due tesi di laurea di due neo dottori stintinesi.

A dare il benvenuto e ad aprire, alle 17,30, i lavori degli “Incontri stintinesi”  il sindaco di Stintino Antonio Diana, il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Gianfranco Ganau, il rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino e l’assessore alla Pubblica istruzione della Provincia di Sassari Marisa Porcu Gaias.

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Mario Segni e il sindaco Antonio Diana

A Esmeralda Ughi, direttore del Centro studi sulla civiltà del mare, il compito di tracciare il profilo di Gabriella Mondardini Morelli, la studiosa del mare e delle civiltà marinare scomparsa di recente. Docente universitaria, Gabriella Mondardini Morelli insegnava appunto Antropologia culturale alla Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Sassari, dove coordinava anche il laboratorio di Antropologia culturale e sociale.

Spazio poi alla storia e alle storie di pesca, di tonni e di tonnare. A catturare l’attenzione del pubblico Ninni Ravazza, scrittore e giornalista siciliano e ormai di casa a Stintino, che ha presentato il suo nuovo libro edito quest’anno da Magenes: “Il Signore delle Tonnare, Nino Castiglione, il coraggio e l’avventura”. A dialogare con l’autore  Salvatore Rubino, presidente del Centro studi sulla civiltà del mare.

Sono  due giovani neo laureati di Stintino e le loro tesi i protagonisti della seconda parte degli Incontri stintinesi. Gli interventi moderati da Luca Bondioli del Museo Pigorini di Roma e da Rodolfo Negri dell’Università la Sapienza di Roma. A esporre per prima Marta Diana che, laureata (tesi triennale) al corso di Laurea in Scienze dei beni culturali curriculum archeologico all’Università di Sassari,

E’ stata poi la volta di Antonio Speziga, neo laureato al corso di laurea in Scienze dell’ambiente e delle produzioni marine dell’Università degli Studi di Sassari. Dopo la presentazione del relatore Gabriele Carenti, sarà Antonio Speziga a illustrare la tesi dal titolo “Tecniche di estrazione di ancient-DNA da Thunnus thynnus”. Nello studio si descrive l’isolamento del Dna di un tonno del 1600 dalla tonnara di Sorso e da un tonno del 300 d.C. Si dimostra con tecniche molecolari che si trattava di tonno rosso. La novità sta nel fatto che è la prima volta che si isola il Dna di un tonno così antico e si dimostra, inoltre che i romani, alla “Purissima” di Alghero, catturavano i tonni. Il lavoro è stato fatto realizzato al Dipartimento di Scienza biomediche dell’Università di Sassari e in collaborazione con la Soprintendenza.

L’ultima parte degli Incontri  dedicata al conferimento del riconoscimento di “Stintinese doc” a Mario Segni. È previsto l’intervento del rettore Attilio Mastino mentre a moderare il dibattito sarà Francesca Demontis, consigliera del Comune di Stintino con delega alla Cultura.

Consegnato sabato scorso il riconoscimento al professore sassarese. «Un bellissimo gesto d’affetto». L’evento ha chiuso l’edizione 2014 degli “Incontri stintinesi”

StintineseDocMarioSegniStintino. «Mi hanno raccontato che sono venuto qui a Stintino quando ancora avevo tre mesi. Dicono che mi portassero in barca dentro una cesta. Io di tutto questo non ho ricordi, mentre quello che ho impresso nella memoria è una Stintino raggiungibile da una strada non asfaltata. Una Stintino di straordinario lindore. Un mare splendido nel quale facevamo il bagno, senza sapere che quello era uno dei mari più belli del mondo». È il racconto di Mario Segni che sabato sera, in una sala consiliare gremita, ha ricevuto dalle mani del sindaco Antonio Diana il riconoscimento di “Stintinese doc”.

L’evento ha chiuso l’edizione 2014 degli “Incontri stintinesi”, organizzati dal Centro studi sulla civiltà del mare e dal Comune di Stintino con il patrocinio dell’Ateneo turritano. L’appuntamento quest’anno si è aperto con l’intervento di Esmeralda Ughi, direttore del Centro studi, per ricordare la studiosa Gabriella Mondardini Morelli, scomparsa il 6 agosto. Durante gli “Incontri” inoltre, Salvatore Rubino presidente del Centro studi ha presentato l’ultimo libro del giornalista e scrittore siciliano Ninni Ravazza, “Il Signore delle Tonnare, Nino Castiglione, il coraggio e l’avventura”. Sono state illustrate poi le tesi di laurea di Marta Diana, laureata (tesi triennale) al corso di Laurea in Scienze dei beni culturali curriculum archeologico all’Università di Sassari, e di Antonio Speziga neo laureato al corso di laurea in Scienze dell’ambiente e delle produzioni marine dell’Università degli Studi di Sassari.

Sabato sera, il rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino ha ripercorso la carriera professionale e politica di Mario Segni, ed è stato proprio quest’ultimo a ricordare i primi anni della sua infanzia trascorsi d’estate a Stintino. Un paese ancora “incontaminato”, dove il turismo non era ancora esploso e dove gli abitanti accoglievano i “villeggianti” nelle loro case.

«Io però – ha ripreso Mario Segni – fui testimone della creazione della strada della Pelosa, uno strumento che rovinò uno dei gioielli più belli del mondo. Mi auguro che il progetto che il sindaco vuole realizzare, cioè di smantellare la strada, possa essere realizzato.

Stintino è cresciuta tanto – ha detto ancora – e credo che una svolta l’abbia avuta con la sua trasformazione in Comune. Sassari ha amministrato male Stintino, ora il paese è cambiato e oggi più che mai è degli stintinesi». Quindi un ringraziamento: «Quello che mi viene consegnato oggi è un bellissimo gesto d’affetto».

L’incontro, moderato da Francesca Demontis, consigliera del Comune di Stintino con delega alla Cultura, ha visto anche la partecipazione della scrittrice e poetessa Adriana Mannias Barabino che ha dedicato a Mario Segni tre poesie: Saline, Totanare e Vele latine.

Agli Incontri stintinesi sono intervenuti anche il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’assessore alla Pubblica istruzione della Provincia di Sassari Marisa Porcu Gaias, Luca Bondioli del Museo Pigorini di Roma, Rodolfo Negri dell’Università la Sapienza di Roma, i docenti Elisabetta Garau e Gabriele Carenti.

Consegna dello Stintinese Doc Salvatore Rubrino, Mario Segni e Antonio Dina